Perdita dei dati: quanto è grave per un’azienda?
Cosa significa per un’azienda perdere dati nel caso in cui i dispositivi sui cui risiedono questi ultimi subiscano un guasto?
Per un’azienda perdere dati significa
buttare via mesi di lavoro, oltre che
rimetterci la reputazione. E perderli rappresenta un’eventualità non troppo rara, visto che
i dispositivi su cui i dati stessi risiedono si possono rompere (in certi casi in maniera non recuperabile), possono venire colpiti da un virus, catastrofi naturali o addirittura
smarriti o
sottratti intenzionalmente.
Questa è la ragione per cui ora più che mai, essendo quasi tutta la documentazione in formato virtuale, si rende necessario prevedere un
piano di backup dei dati regolare e frequente. Oggi vogliamo darvi qualche
consiglio pratico per effettuare un piano di backup funzionale.
10 Step per non perdere i tuoi dati aziendali
1. Non procrastinare il processo di backup dei file
Regola numero uno/da cui partire è
non rimandare mai la copia dei file! Bisogna tenere bene a mente che i computer non sono eterni e sono soggetti all’attacco di hacker.
2. Copiare i dati 3 volte
La prima volta sul
computer che utilizziamo abitualmente. La seconda volta e la terza su due
archivi virtuali separati.
3. Tenere le copie di backup in posti diversi
Tenere uno dei due backup
fuori ufficio/luogo di lavoro abituale e possibilmente
scollegato da internet per evitare virus e attacchi hacker.
Occorre anche valutare il rischio di eventualità come
catastrofi naturali (terremoti, alluvioni e incendi), ecco perché in certi casi si opta per conservare i propri dati dentro appositi
bunker antisismici e antiatomici. Questo per avere sempre una opzione in più nel caso le altre 2 memorie non siano recuperabili.
4. Utilizzare password complesse
Di una
lunghezza minima compresa fra gli 8 e i 10 caratteri; uso di caratteri speciali e di maiuscole e minuscole.
5. Utilizzare un backup offline con supporti differenti
Ad esempio
usb e
hard disk. Questo serve per abbassare la probabilità di perdita di dati nel caso vi sia un guasto che si ripete nello stesso tipo di dispositivo.
Meglio conservare uno dei due dispositivi lontano dall’altro e
non collegato alla rete (per evitare virus o incidenti come rotture o incendi).
6. Utilizzare un backup online: Cloud backup
È necessario avere anche un
backup online (come ad es.
ICloud,
Dropbox e simili) oltre che offline su memorie esterne (usb, hard disk).
7. Utilizzare un software per il backup automatico quotidiano
Specialmente in caso si utilizzino
VPS (virtual private server).
È impensabile mettersi ad effettuare la copia di ogni file ogni giorno, quindi occorre affidarsi al computer, sul quale verrà installato un
software preposto al salvataggio.
8. Testare il ripristino dati
E' necessario
testare il backup per assicurarsi che funzioni senza errori di sorta e per evitare brutte sorprese in caso di perdita dati.
9. Scrivere un report della lista dei backup
10. Spendere di più per spendere di meno
In tema di sicurezza è sempre meglio
evitare di risparmiare.
Questo implica spendere tempo ad informarsi sui vari supporti (es.
SSD,
Nas) e sulle marche più competitive sul mercato.
Backup dei dati: focus del Disaster Recovery
Abbiamo visto scorrendo questo decalogo quanto il concetto di
backup dei dati sia strettamente legato a quello di
disaster recovery.
È proprio in previsione di una eventuale perdita di dati che dobbiamo pensare a come essa possa essere evitata o arginata utilizzando sistemi di backup e storage i quali si pongono come fine, oltre quello di salvare i dati, anche quello di
ridurre tempi di inattività (
business continuity).
Per ulteriori informazioni sui nostri servizi di backup dei dati, visita la pagina dedicata cliccando qui!