15 settembre 2022
Dalla nostra prima newsletter sono già passati due anni, era il 15 settembre 2020 quando, con il dito un po' incerto e tremante, ho cliccato su INVIA.
Avevo scelto proprio il 15 settembre perché è una data molto importante,
come ti raccontavo nella mail.
Certo, a riguardarla adesso diciamo che era un po' acerba e graficamente discutibile, però ha rappresentato un buon inizio, anche perché il nostro scopo era già molto chiaro.
L'obiettivo, infatti, era quello di far coesistere all'interno dello stesso spazio
tecnologia,
informatica e
umanità. Raccontare il
cosa facciamo attraverso il
chi siamo. Parlare di noi, di quello che accade quotidianamente nei corridoi della 3CiME e di cosa ci spinge a fare quello che facciamo con costanza e passione.
Presentare, ogni mese, un
argomento nuovo e descriverne vantaggi e potenzialità. Parlare di
protezione dei dati e di
salvaguardia dei dati. Tutto questo, però parlando di noi, dalle persone, dai nostri clienti, dalle esperieze condivise, dagli incontri e dai racconti.
Perché come dice sempre Beppe, prima ancora che sui progetti (e sul business), bisogna incontrarsi sui
valori.
E dalle mail di risposta che mi arrivano, allora, capisco che l'autenticità e la spontaneità con cui portiamo avanti questo progetto editoriale vengono riconosciute ed apprezzate. E leggere tutte queste belle mail
mi riempie il cuore di gioia.
Con oggi, quindi, la nostra
Newsletter ad alta quota compie due anni.
Ancora giovane, ma sta venendo su bene,
soprattutto
grazie a te che ci leggi e
ci segui con affetto 😍
Dica trentatre
Ormai parlare delle ferie e di agosto fa quasi male.
Le giornate si stanno accorciando e i ricordi estivi cominciano a scomparire come impronte sulla sabbia.
Ma se anche tu dalle ferie sei tornatə più stancə, più depressə, più arrabiatə, più insofferentə (o tutti e quattro insieme) di prima, beh, allora anche tu soffri della sindrome che gli inglesi chiamano
Post Holiday Blues o
tristezza post vacanza, per
parlà come magnamo.
Altro non è che quella sensazione di scoramento e di angoscia che tutti (o quasi) sentiamo alla
fine delle ferie, quando è ora di tornare al lavoro.
Quando sono le 23.00 della domenica precedente al rientro e prendi il cellulare per puntare la
sveglia e cominci a sudare freddo e tremare all'idea che le colazioni al bar delle 11.00 con cornetto e cappuccino (che i più sfrontati sostituiscono con un negroni) saranno solo un
lontano ricordo. E ti ritrovi a scorrere compulsivamente tutte le
foto scattate durante la
vacanza, con occhio languido e malinconico.
Per non parlare, poi, della sensazione che si prova il primo
lunedì dopo le ferie mentre si gira la chiave per entrare in ufficio. La soglia rappresenta una
linea spazio-temporale tra un prima e un dopo, tra un'abbronzatura perfetta fatta di ore ore di lettino e chili di crema e una pelle che, sempre più tendente al giallognolo, si abbandona alle luci artificiali di
pc e
neon.
Solitamente, i sintomi della Post holiday Blues vanno via dopo qualche giorno di riassestamento, ma se ciò non accadesse allora facciamoci tutti
un paio de domande...
Certo, ci sono degli escamotage per far finta di non essere chiusi tutto il giorno in un ufficio e di sentirci parte del mondo intero e cioè
WindowSwap. Io da quando l'ho scoperto ne sono diventata dipendente ed è, letteralmente, una finestra sul mondo! Dacci un'occhiata anche tu e se ne diventi dipendente, come me, fammelo sapere così proviamo ad uscirne insieme 😉
Ma i cybercriminali vanno in vacanza?
Se c'è qualcuno che, di certo, non soffre il rientro dalle ferie, quelli sono i cybercriminali.
La nuova edizione dello
State of Ransomware 2022 pubblicato da
Sophos, ci da un'idea molto chiara della
situazione mondiale.
Infatti, lo studio, che è stato condotto su
5600 aziende in
31 paesi diversi nel mondo, ci dice che il
66% delle aziende prese in eame è stata colpita da un
attacco ransomware nell'ultimo anno. Ma forse quello che più preoccupa e impressiona è che l'entità del
riscatto medio pagato dalle vittime si è
quintuplicato rispetto al periodo precedente.
In
Italia, il
61% delle aziende oggetto di studio è stata colpita da
ransomware nell'ultimo anno, mentre il 27% si aspetta di essere colpito. In questo caso, l'entità del
riscatto medio pagato è stato tra i
100.000 ed i
249.999 dollari!
Dallo studio è anche emerso che il 46% delle aziende a cui sono stati cifrati i dati, ha preferito
pagare il riscatto pur avendo la possibilità di recuperarli in altri modo, come il
backup.
Nella maggior parte dei casi i motivi sono legati a
backup incompleti o alla paura che i dati sottratti possano essere
diffusi online. A questo si aggiunge anche il fatto che il recupero dei dati tramite il backup, è un processo che può diventare lungo e complesso, mentre un'azienda vittima di ransomware ha urgenza di ritornare operativa
il prima possibile.
Se vuoi leggere l'articolo completo e scaricare il report,
questo è il link.
Ti saluto
Anche per questo mese è arrivata
l'ora dei saluti. Ma prima di lasciarti i consueti link di
notizie e
articoli dal mondo
IT, ti voglio invitare a seguire
online l'intervista di Beppe durante le
Fast Conference del
Festival Francescano.
Infatti, dal 23 al 25 settembre in Piazza Maggiore a Bologna si terrà l'edizione 2022 del Festival Francescano. Noi siamo stati invitati per raccontare la nostra esperienza come azienda e come esseri umani. Il tema centrale sarà la fiducia, un argomento che, in questo momento storico, diventa centrale.
Allora venerdì 23 setembre dalle 14.00 alle 15.00 collegati a
questo link e ascolta in diretta la nostra intervista. Se vuoi dare un'occhiata al programma completo,
puoi scaricarlo da qui.
Bene, adesso partiamo con i link:
Maria De Giorgio