15 marzo 2022
Sarà che sono chiusa in casa, in isolamento, da due settimane, ma mi capita spesso (quasi ossessivamente) di leggere, ascoltare, approfondire e scorrere notizie su notizie della
guerra.
Mi fa orrore persino scriverlo, figuriamoci pensare che a pochi passi da me c'è gente che muore, viene ferita, scappa, vive in bunker al freddo e al buio, senza acqua né corrente elettrica, nella speranza di sopravvivere.
E in questa mia condizione di isolamento, mi sento addirittura in colpa per il fatto di poter trascorrere questi giorni in casa, a casa mia al riparo, e la notte, dormire su un letto comodo e caldo, mi sembra quasi ingiusto.
Ma il senso di colpa, certo, non li aiuta, gli ucraini, che una mattina si sono svegliati non per il suono delle loro sveglie, ma per quello delle sirene antiaeree.
Quello che adesso può fare la differenza è proprio fare, agire, aiutare. Io l'ho fatto, noi l'abbiamo fatto.
I mezzi e le modalità sono molti ed è importante che ognuno faccia la propria parte, secondo le proprie possibilità. Senza dimenticare che l'orrore a cui stiamo assistendo non è il solo, perché in questi anni molte guerre si sono combattute e alcune si stanno ancora combattendo.
La guerra è guerra, a prescindere dal luogo in cui si combatte. E tutti quelli che scappano da essa dovrebbero ricevere uguale trattamento, non trovi?
E in questo mondo così complicato ci si sente miseramente minuscoli e insignificanti.
Mi sarebbe tanto piaciuto poterne parlare con mio padre, lui sì che sapeva analizzare bene le situazioni, sempre con uno sguardo arguto e illuminante.
Lui sì che sapeva navigare bene in questo mondo in cui, a me, sembra di naufragare, soprattutto da quando lui, il capitano, ha lasciato 'sta nave!
Attenzione agli attacchi!
Ma la guerra non si sta facendo solo con le bombe, ma anche online. Tra i "soldati" ci sono anche gli hacker che, armati di felpa nera d'ordinanza (immagine tipica degli hacker), muovono attacchi informatici più o meno ben orchestrati, ma mirati.
E allora, in tutto questo caos, in tutto questo marasma di informazioni, abbiamo voluto fare la nostra parte, continuando a fare il nostro mestiere, come sempre.
Per questo Beppe, il nostro CEO, ha deciso di scriverti una breve nota per poterti offrire una direzione o un punto di partenza:
"In questa newsletter vogliamo aumentare la tua attenzione sui rischi di cyber attack: può sembrare scontato, ma la guerra oggi si fa così, anche…
E mi spiace dirlo, ma siamo in guerra. Le immagini terribili che vediamo ogni giorno, il nostro desiderio di umanità, di carità e solidarietà, non ci devono far dimenticare che i nostri dati sono sotto attacco.
Dobbiamo alzare l’asticella e suggeriamo di farlo con due servizi, nostri o di qualcun altro, che bisogna attivare con urgenza: P3ntatioN e SOC Security Operation Center, sempre che tu abbia già attivo il Disaster Recovery. Non perdiamo tempo".
Ti saluto

Anche per questo mese è arrivata
l'ora dei saluti. Se anche oggi hai deciso di leggermi e dedicarmi del tempo meriti dei
regalini, e allora ecco per te:
Maria De Giorgio